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13 September 2010

Ponte sullo Stretto: ma davvero la Calabria deve legarsi alla Sicilia per svilupparsi?

Calabria, terra d'immensa bellezza

Via La Gazzetta del Sud, un’interessantissima intervista di Tonio Licordari al segretario regionale dell’Uil, Luigi Angeletti. Argomento, il Ponte sullo Stretto. Ne riportiamo solo brevissimi brani. Se l’estrapolazione dei testi causa una distorsione dei concetti che Angeletti voleva esprimere, ce ne scusiamo, e siamo pronti a dedicargli un post di riparazione.

Prima frase chiave: “A mio giudizio, solo realizzando il Ponte sullo Stretto, la Calabria potrà rientrare a pieno titolo nel mercato dell’economia e uscire dall’emarginazione. Per questo l’Uil è impegnata con tutte le proprie energie a sostenere la realizzazione dell’opera, che, una volta completata, rivoluzionerà l’economia dell’intero Mezzogiorno e avvantaggerà soprattutto la Calabria”.

Secondo passaggio importante: “La Calabria è una Regione di due milioni di abitanti e, quindi, ha una scarsa attrazione economica. Per giunta ha la palla al piede della ’ndrangheta. Le imprese hanno difficoltà a investire, il denaro costa di più, non esiste un grande interesse per completare o rendere efficiente l’intero sistema dei trasporti. Oltre all’A3, mi riferisco alla 106 Jonica, alla ferrovia che subisce tagli indiscriminati di treni, agli aeroporti, ai porti ecc. Senza il Ponte sullo Stretto, la Calabria rischia di diventare una terra più povera e isolata. La grande opera, invece, mette in circolo tanti interessi: impone di migliorare le infrastrutture ferroviarie e statali, risveglia gli interessi economici delle imprese, pone questa Regione al centro del Mediterraneo. E soprattutto avvicina di più la Calabria alla Sicilia, una regione di cinque milioni di abitanti, economicamente e politicamente più forte. Allora sì che con il Ponte cambierà tutto. Ecco perché l’Uil crede e si batte per questa opera”.

Noi di Automobilista.it abbiamo solo tre dubbi.

1) La Calabria è collegata al resto d’Italia da qualche annetto, diremmo a occhio e croce che si tratta di secoli. È proprio necessaria la Sicilia per evolversi? La Sicilia ci pare quasi diventi importante economicamente come se si stesse parlando di Germania, Svizzera, California (intesa come Stati Uniti).

2) Abbiamo serie perplessità sul fatto che la Calabria, col Ponte, arrivi dritta dritta al centro del Mediterraneo, come invece sostiene Angeletti.

3) Ci sfugge il passaggio. Se adesso non ci sono spinte per migliorare le infrastrutture in Calabria, perché d’incanto il Ponte sullo Stretto dovrebbe far fiorire l’interesse per strade e autostrade?

di Ezio Notte @ 01:00


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