21 January 2012
E la libertà? Mah...
Decreto liberalizzazioni. Ecco una parte bollente sulla Rc auto:
1) Nell’ambito del sistema di risarcimento diretto disciplinato dall’articolo 150 del Dlgs 7 settembre 2005, n.209, i valori dei costi e delle eventuali franchigie sulla base dei quali vengono definite le compensazioni tra compagnie sono calcolati annualmente secondo un criterio che incentivi l’efficienza produttiva delle compagnie e in particolare il controllo dei costi dei rimborsi e l’individuazione delle frodi.
2) In alternativa ai risarcimenti per equivalente, è facoltà delle compagnie offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In questo caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore ai due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30 per cento.
Cosa vuol dire?
1) Che il risarcimento diretto resta in piedi, più che mai. Nonostante abbia fatto salire le Rc auto e le truffe. Se il Governo vuole davvero combattere le frodi, deve ammazzare l’indennizzo diretto. Ma non l’ha fatto.
2) Che l’automobilista, per avere sconti e agevolazioni, dovrà andare dal carrozziere convenzionato. E questo non mi piace affatto. Io voglio massima libertà, visto che questo Decreto parla di liberalizzazioni, fatto da un Governo di Professori liberali, con un premier ultra liberale. Questo è un assist alle Assicurazioni, altroché. Che faranno ancora di più il bello e cattivo tempo in materia di rimborsi, la chiave di volta di quell’affare sporco chiamato Rc auto.
di Ezio Notte @ 23:10
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