25 January 2014
Il decreto Rca del Governo Letta: disastro
Il decreto Destinazione Italia impone sconti Rca alle Assicurazioni. L’Ania (la Confindustria delle Assicurazioni) dice che questo va contro i princìpi comunitari, che prevedono la libertà tariffaria. Chi ha ragione? Mi duole dirlo. Ma il Governo Letta (e in particolare il ministero dello Sviluppo economico) ha combinato così tanti pasticci da dilettanti con il decreto Rca, che ad avere ragione è l’Ania. E mi faccio del male ad ammetterlo, visto che su questo blog combatto contro le lobby e a favore del cittadino.
Infatti, come ricorda la Carta di Bologna (le sigle che contestano il Governo Letta, guidate da Federcarrozzieri), con la fine del sistema delle tariffe amministrate in Rc auto (1994, anno della liberalizzazione Rca), non è più possibile, anche in forza delle norme comunitarie, imporre alcun tipo di predeterminazione della misura dei premi. Ne consegue che l’impostazione del provvedimento sotto tale profilo appare errata.
Non è possibile imporre a una delle parti (l’impresa assicuratrice) alcun “obbligo” di applicare qualsiasi forma di sconto sul premio, neanche consentendo all’assicuratore una serie di violazioni dei diritti dei danneggiati.
È evidente inoltre che l’inevitabile caducazione delle norme dirigistiche sulla predeterminazione dei premi lascerà in piedi solo le norme che ledono i diritti dei danneggiati. In sostanza l’incauto legislatore ha modificato negli anni il mercato della Rc auto passando da un sistema di tariffe amministrate a un inammissibile regime di risarcimenti amministrati.
Quelle regole verranno massacrate o dal Parlamento, o dalla Corte di giustizia europea. Che politicanti che abbiamo!
di Ezio Notte @ 18:51
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