7 March 2016
Rc auto, Disegno legge Concorrenza: guerra al Senato
Disegno legge Concorrenza: le norme che rivoluzioneranno la Rca sono in discussione in Senato. Gli schieramenti in campo sono due. Da una parte le assicurazioni. Potentissime. Che da anni ricevono regali da parte di diversi Governi, di ogni colore. Puntano sul risarcimento in forma specifica, che sostanzialmente costringe l’automobilista danneggiato a rivolgersi al carrozziere convenzionato con la compagnia. Per mettere il mercato della riparazione Rca ancora più in mano di oggi alle assicurazioni. Inoltre, le compagnie puntano a eliminare il diritto di cessione di credito: così, l’automobilista non potrà più cedere il credito (vantato nei confronti dell’assicurazione) al carrozziere indipendente. Dovrà difendersi da solo. È quello che vogliono le imprese: un pesciolino debole contro uno squalo. Il secondo schieramento è la Carta di Bologna, insieme di sigle capitanate da Davide Galli, numero uno di Federcarrozzieri, l’uomo che ormai dal 2012 costituisce un argine per impedire che le assicurazioni debordino oltre ogni limite, eliminando concorrenza e libertà di scelta. Una squadra, quella della Carta di Bologna, in difesa dei diritti dei danneggiati, degli automobilisti e, scusate la retorica, del Paese. Perché libertà fa rima con civiltà.
È pure da questo Ddl Concorrenza che si capirà da che parte sta il Governo Renzi, e se davvero intende far decollare la nazione verso il Nord Europa evoluto oppure se intende farlo sbranare dalle lobby per dare l’ennesima spallata alla credibilità della nostra politica a livello internazionale. Sì, gli altri ci guardano. La Francia, per capirci, con la quale si fanno sempre i paragoni quando si parla di truffe, va nella direzione opposta a quella delle lobby assicurative italiane: libertà, libero mercato, concorrenza, parole meravigliose.
C’è poi il versante ancora più delicato della Tariffa Unica Rca. Di recente, il MoVimento 5 Stelle è stato (giustamente) durissimo: “Siamo riusciti a far inserire alla Camera l’articolo 7, comma 2 al Ddl Concorrenza (2085), attualmente in discussione al Senato, che prevede sostanzialmente una tariffa equa per gli automobilisti onesti e virtuosi residenti in zone dove il costo medio della polizza Rc auto è incomprensibilmente sproporzionato rispetto alla media nazionale e discriminatoria per ragioni territoriali. Tradotto in termini economici: i guidatori virtuosi (che non abbiano avuti incidenti negli ultimi 5 anni) residenti nel Mezzogiorno potranno risparmiare sulle polizze Rc auto una cifra compresa tra il 30 e il 50% di quanto pagano attualmente, con polizze medie che andrebbero, dunque, dagli attuali 720 euro annui a 385 euro. Peccato però che il Pd e la sua maggioranza abbiano presentato emendamenti al Ddl concorrenza che stravolgono letteralmente il contenuto dell’articolo 7 favorendo ancora una volta le lobby assicurative”. Complimenti al Pd.
Sullo sfondo, la questione dei risarcimenti delle lesioni fisiche. Le compagnie vogliono sforbiciare a più non possono i risarcimenti alle vittime della strada. Che si tratti di ferite lievi o pesanti, poco cambia: l’obiettivo è decurtare. Così da aumentare i profitti, già stellari. Monitoriamo quanto accade in Senato: è in ballo la libertà.
di Ezio Notte @ 22:27
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Categorie: Assicurazioni, Politici, Rc auto
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