13 September 2013
Strapotere assicurativo
“Per quanto riguarda gli altri aspetti che contribuiscono alla determinazione dei prezzi elevati delle assicurazioni responsabilità civile auto in Italia, la risoluzione impegna il Governo a intervenire, mediante apposite iniziative, tenendo conto dei seguenti indirizzi: 1) integrare le tabelle sulle macrolesioni con le tabelle per il danno da morte del congiunto, al fine di garantire un giusto risarcimento non solo alle vittime che subiscono gravi handicap psicofisici, ma anche ai familiari delle vittime della strada, contemperando tali legittime aspettative con la necessità di certezza normativa e di adeguamento allebest practice europee; 2) valutare l’opportunità di incentivare il risarcimento in forma specifica, da parte di carrozzerie convenzionate o eventualmente anche non convenzionate, riconoscendo al danneggiato che rifiuti la riparazione diretta del veicolo un risarcimento per equivalente, gravato da franchigia o comunque non superiore al costo che l’assicurato avrebbe affrontato se la riparazione fosse stata eseguita nelle carrozzerie convenzionate, in modo tale da abbassare drasticamente il costo medio dei sinistri e da creare i presupposti per una riduzione generalizzata delle tariffe dell’assicurazione responsabilità civile auto; 3) ridurre i termini massimi di denuncia del sinistro alle compagnie di assicurazione, attualmente basati sul termine prescrizionale di 24 mesi stabilito dall’articolo 2952 del codice civile, portandoli al massimo a 3 mesi, salvi i casi di gravi danni alla persona che giustifichino un periodo più lungo per la denuncia”.
Chi parla così? L’Ania, cioè la Confindustria delle Assicurazioni? No. La commissione Finanze della Camera. Capite bene perché le Compagnie sono in una botte di ferro: i parlamentari vogliono regole che tagliano i risarcimenti e consentono alle imprese assicuratrici di fare il bello e il cattivo tempo. In due parole: se subisci danni all’auto e vieni nella mia carrozzeria convenzionata come me Assicurazione, che usa i miei pezzi di ricambio e lavora come dico io e con la manodopera che dico io, allora hai il rimborso per intero. Altrimenti, il rimborso è ridotto. Una porcheria mai vista, con conseguenze negative per la qualità della riparazione, dei pezzi di ricambio, della manodopera. Una sciagura per le carrozzerie indipendenti, che sarebbero a rischio. Alla faccia delle liberalizzazioni e della concorrenza.
di Ezio Notte @ 00:00
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
Per ora ancora nessun commento.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.