5 April 2013
Rc auto, tabella unica lesioni gravi: ho quattro cosucce da dire alle associazioni dei consumatori, in particolare all’Adiconsum
Fonte Adiconsum:
“Approvata tabella unica per grandi invalidità: fine della giungla di indennizzi. Con l’approvazione del decreto che unifica i valori dei risarcimenti per gravi danni biologici alla persona – dichiaraPietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – viene finalmente meno l’assurda discriminazione attribuita, nei valori economici, dai vari Tribunali alle grandi invalidità. Anche se a nostro avviso sarebbe stato meglio parametrare i risarcimenti ai valori INAIL, in quanto una morte da incidente stradale non è diversa dalla morte sul lavoro, con l’approvazione del decreto si colpiscono le rendite di posizione e speculative e si comincia a riportare il sistema RC AUTO sui binari della sostenibilità, visto che ormai gli automobilisti non assicurati a causa delle tariffe insostenibili richieste dalle imprese di assicurazione sono oltre 4 milioni. Con l’approvazione di questo decreto – prosegue Giordano – ci aspettiamo un segnale vero e concreto dalle compagnie di assicurazione, a cominciare dalla discesa dei prezzi praticati all’utenza. Una discesa che può essere fatta già dall’approvazione, e non inferiore al 5%. Riduzione – conclude Giordano – che sarà ancora maggiore con l’adozione delle misure necessarie ed ancora mancanti di riforma della RC AUTO: risarcimento in forma specifica per i danni alle cose, riduzione dei tempi per la richiesta dei danni a 90 giorni, abolizione della cessione del credito, più conciliazione paritetica e meno tribunale. Su tutto questo Adiconsum è pronto ad affrontare tavoli tecnici e politici con le stesse compagnie di assicurazione e con il Ministero dello Sviluppo Economico”.
Allora, quattro cosucce.
1) Per fortuna, nel momento in cui scrivo, la tabella della vergogna non è stata approvata.
2) Non vedo cosa ci sia da festeggiare, giacché la tabella dimezza i risarcimenti ai poveri cittadini che subiscono lesioni gravi (danno biologico). Qui parliamo di un povero cristo che perde un braccio; non di un bastardello che finge il colpo di frusta dopo un sinistro mai avvenuto.
3) L’Adiconsum, come le altre associazioni dei consumatori, erano favorevoli all’indennizzo diretto introdotto nel 2007. Poi l’indennizzo diretto s’è rivelato una sciagura nazionale.
4) È cosa buona e giusta che le associazioni dei consumatori non abbiano più nulla a che fare con l’Ania (la potentissima Confindustria delle Assicurazioni), la quale – a dire il vero – non fa nient’altro che il proprio lavoro: lobby per le Compagnie. Contro cui le associazioni dei consumatori dovrebbero opporsi, sempre e comunque, con forza e coraggio. Associazioni dei consumatori da una parte; Ania dall’altra, per favore.
di Ezio Notte @ 00:00
5 Comments
Categorie: Assicurazioni, Costo dei sinistri, Rc auto
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Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.
Si, sono d’accordo con adiconsum nel far confrontare i parametri con quelli dell’INAIL.
Indennizzo diretto ? Be, al punto 3 lo spiegate bene.
Speriamo che ci sia un ripensamento.
Infortunistica stradale di Gabriele Uberti
Comment by Gabriele — 5 April 2013 @ 10:30
complimenti per l’articolo.
Comment by Piero Manzanares — 5 April 2013 @ 18:35
Qualche breve considerazione sul commento positivo espresso da qualcuno sulla nuova tabella che io trovo particolarmente INGIUSTA.
Vanno evitati paragoni con la tabella INAIL, è come mettere a confronto mele e banane.
La tabella INAIL non ha fini risarcitori, ma indennitari e, infatti, il valore economico del punto INAIL è molto inferiore al valore economico del punto di cui alla Tabella (questa sì RISARCITORIA) prevista dal Tribunale di Milano, tanto che nella cause per risarcimento si agisce per il c.d. “differenziale” .
La cosa però che più mi meraviglia del commento del segretario dell’ADICONSUM è che addirittura ritenga che con il nuovo DPR “…viene finalmente meno l’assurda discriminazione etc etc etc…”. Non capisco di quale discriminazione parli poiché: 1) Cass. Civ. 12408/2011 aveva indicato le Nuove Tabelle di Milano quale parametro di riferimento per tutti i Tribunali (così dicendo la Cassazione aveva dato indicazioni precise a cui adeguarsi anche in termini economici); 2) le Tabelle di Milano erano (anche prima di CC 12408/2011 di fatto già applicate in quasi tutti i distretti di Corte d’Appello (con poche eccezioni); 3) le altre tabelle applicate in alcuni Tribunali (prima di Cass, Civ. 12408/2011) non erano poi così lontane dalle Tabelle di Milano.
Non sono abituato a scrivere post e commenti sui siti, non frequento il vostro, ma stamattina ho sentito su una radio nazionale un commento sulle nuove tabelle di cui al progetto di riforma che ritengo incondivisibile.
Mi sono letto la “relazione illustrativa” che accompagna il progetto di riforma, in essa si da atto del parere contrario delle principali associazioni delle vittime della strada, con questo mio commento mi voglio associare alla loro valutazione negativa di questo progetto di riforma poiché lesivo della dignità umana e non rispondente alle esigenze di solidarietà, consolatorie, riparatorie e satisfattive dela danno da rc-auto. Tanto più che 1) chi va in giro senza avere l’assicurazione per la RC auto continuerà a farlo e non sarà di certo questo provvedimento a far cambiare le cose; 2) le tariffe assicurative per la RC auto non cambieranno (e ci rivedremo tra 5 anni per vedere nei 4 anni precedenti l’andamento dei prezzi).
Nella relazione illustrativa alla legge si da atto che le nuove tabelle sono in linea con altri sistemi europei. Non mi pare. Non dimentichiamo che in altri Paesi esiste un sistema non solo risarcitorio, ma anche punitivo. Da noi il danno alla vita del de cuius non viene risarcito agli eredi (la Cassazione si è dovuta inventare il danno “da lucida agonia”) e, in senso civilistico, si “paga” di meno se una persona muore piuttosto che se resta in vita invalida al 100%, poi staremo a vedere cosa accadrà con la nuova tabella ministeriale. E’ una legge INGIUSTA quella che si accingono ad approvare, ma i “deboli” non disperino c’è sempre qualcuno che combatte per loro e che sa riconoscere le cose ingiuste.
Comment by Stefano — 5 April 2013 @ 19:34
questa iniziativa governativa è semplicemente vergognosa!!
per rispondere ai ben pensanti che ritengono che una negazione dei diritti dei poveri danneggiati gravemente da incidenti stradali possa far diminuire le polizze, chiedo loro, ma da quando è entrata in vigore la legge 57 del 2001 sulle micropermanenti regolate poi dall’art. 139 d.lgs. 209/2005, con la quale i risarcimenti sono stati diminuiti con la ratio e lo scopo di far diminuire le polizze nei successivi anni, le polizze sono forse diminuite?
NON MI PARE!! ed allora di che stiamo parlando?
vorrei ricordare a me stesso che le associazioni dei consumatori dovrebbero tutelare anche quei consumatori sfortunati vittime di incidenti stradali dai quali ne derivano gravi conseguenze in tema di danni fisici.
nella speranza che qualcuno possa tornare a ragionare per gli interessi della collettività e non dei grandi gruppi bancari ed assicurativi.
Comment by Tiziano Lepone — 6 April 2013 @ 18:53
Concordo pienamente con quanto esposto da Piero Manzanares.
Per quanto riguarda le associazioni dei consumatori…meglio stendere un velo pietoso!
Comment by antonio — 7 April 2013 @ 22:59