8 April 2016
Smartphone, alcol, droga: il vuoto pneumatico delle statistiche sulla sicurezza stradale in Italia
Googlate sicurezza stradale, incidenti, smartphone, alcol, droga: il risultato è l’inferno. Otterrete una montagna di forum che parlano del nulla. Fingendo che ci siano numeri chiari ed espliciti. In realtà, in Italia, non sappiamo assolutamente nulla dei sinistri dovuti alla distrazione da smartphone, all’alcol, alla droga. Si naviga a vista, si fanno ipotesi, s’intuisce, si chiede all’esperto, il qualche anch’egli brancola nel buio. E perché non si sa niente? Leggete cosa dice l’Istat, e capirete.
“A causa dell’esiguo numero di circostanze presunte dell’incidente legate allo stato psico-fisico alterato del conducente e ai difetti o avarie del veicolo, per l’anno 2009 non sono stati pubblicati i dati sugli incidenti stradali dettagliati per tali circostanze. Per motivi legati spesso all’indisponibilità dell’informazione al momento del rilievo, inoltre, per gli organi di rilevazione è di estrema difficoltà la compilazione dei quesiti sulle circostanze presunte dell’incidente, quando queste siano legate allo stato psicofisico del conducente. Il numero degli incidenti nei quali è presente una delle circostanze appartenenti a uno dei due gruppi sopra citati risulta, quindi, sottostimato. In particolare, nel caso di incidenti stradali con circostanze presunte legate allo stato psico-fisico alterato del conducente si rileva una netta discrepanza con i risultati diffusi da altri Organismi internazionali che hanno condotto studi ‘ad hoc’ su queste tematiche (nello specifico, dati e ricerche sono stati pubblicati su ‘Global status report on road safety: time for action’, Geneva, World Health Organization, 2009)”.
In breve, l’Italia, in materia di sicurezza stradale, è da Terzo Mondo. La Polizia non viene messa in grado di fare il proprio lavoro: alcol, droga, e pure smartphone. Al massimo, fra le cause, c’è una generica distrazione. Ma questa può essere dovuta pure al guidatore che pensa alla suocera inacidita da incontrare la sera.
Stendiamo un velo pietoso sulle statistiche dell’Unione europea. Le ha appena sfornate, mettendo a confronto i dati del 2015. Tuttavia, soffermiamoci sull’Italia. Chi ha i dati precisi, scientifici, del 2015? Nessuno. E allora, come fa l’Ue a mettere a confronto le statistiche dei Paesi membri se la nostra nazione è assente? Magari fa proiezioni. Ricapitolando: l’Ue proietta sul 2015 i dati basandosi su una stima preliminare del primo semestre 2015, nei quali mancano gl’incidenti da alcol, droga, smartphone.
E poi si stupiscono se i sinistri mortali in Europa e in Italia hanno smesso di scendere. Vorrei ben vedere: i burocrati dovrebbero partire da numeri certi per analizzare il problema e mettere a fuoco il target e la via per centrarlo. Invece, prendono spunto dal nulla. Il vuoto pneumatico in Italia e in Europa. Riempito da una marea di chiacchiere politiche, condito da errori madornali: vedi la depenalizzazione della guida senza patente del Governo Renzi.
di Ezio Notte @ 15:51
No Comments
Categorie: Sicurezza
Tag: istat, unione europea
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
QUI Nessun Commento
Per ora ancora nessun commento.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.