27 March 2010
Strisce: se i Comuni pagassero...
Basta una vernice luminosa, indelebile e antiscivolo, e così verranno messi in sicurezza 80 attraversamenti a rischio: è l’iniziativa inserita nel Protocollo d’intesa tra la Fondazione Ania (Assicurazioni) per la sicurezza stradale e il Comune di Roma. Il motivo? I dati sull’incidentalità nel Comune di Roma sono allarmanti: nel 2008, si sono registrati 190 morti sulle strade della capitale, 52 dei quali erano pedoni che, nella maggior parte dei casi, sono stati travolti sulle strisce pedonali.
Una volta individuati gli attraversamenti pedonali più a rischio nella capitale, la Fondazione Ania ha condiviso i dati con il Comune di Roma ed è stato stilato un piano di intervento avviato oggi da piazzale della Radio. I lavori proseguiranno per i prossimi tre mesi.
Per raggiungere l’obiettivo sarà posta una vernice bianca, innovativo prodotto antiscivolo che garantisce maggiore luminosità sia di giorno sia di notte e in qualunque condizione atmosferica, e che ha una lunga durata garantita dalla resistenza ai fattori atmosferici e ai raggi Uv: i pedoni attraverseranno su “zebre” più visibili per gli automobilisti; e i motociclisti non dovranno più temere le “scivolate” causate dalla vernice delle strisce.
Francamente, noi di Automobilista.it non lo troviamo granché giusto. Se il Comune sbaglia, sia esso Roma o Milano o Palermo, deve pagare. Dovrebbero scattare multe salate per le amministrazioni che trascurano le strisce pedonali. Di più: i Comuni dovrebbero essere condannati a indennizzare i familiari dei pedoni travolti su strisce invisibili e dei motociclisti che scivolano e crepano.
Troppo facile rifare le strisce dopo che hanno collezionato cadaveri.
di Ezio Notte @ 16:30
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.
[…] volte il pedone, anche se ha attraversato sulle strisce pedonali, è l’unico colpevole di un incidente. Se si verificano le seguenti […]
Pingback by Caro pedone, non diventare predone della strada. Te lo dice anche la Cassazione | Automobilista.it — 23 June 2010 @ 00:04