Articoli Taggati con ‘norme complesse’ (229 articoli)
27 May 2011
Assicurazione nell’area di servizio: ma dov’è la novità? Il gusto di fare notizia con la scusa della Cassazione
Leggo con stupore che la Cassazione avrebbe introdotto un principio rivoluzionario e finora sconosciuto: così dicono molti mass media. La terza sezione della Cassazione civile, con la sentenza 5111/2011 avrebbe – stando ai media – nientepopodimenoché sancito quanto segue: la copertura assicurativa obbligatoria Rc auto è operativa anche nelle aree di uso pubblico. Quindi, pure nelle stazioni di servizio.
Il tutto è nato dopo un tamponamento in un’area di servizio, e con qualche Compagnia furbetta che non voleva tirare fuori il grano, sostenendo che su quel suolo di proprietà privata l’Assicurazione non avrebbe obblighi.
Ma poi la Cassazione ha ristabilito la verità: indennizzo anche nelle aree di distribuzione del carburante.
Bufale. In realtà, c’è un orientamento ormai … Leggi tutto
26 May 2011
Danni da animale in autostrada: paga il gestore se…
Incidente causato da un animale in autostrada. Chi paga i danni all’auto? Il gestore, ma solo se non ha fatto tutto il possibile per evitare l’accaduto; e solo se l’automobilista non poteva in nessun modo evitare l’animale. È l’estrema sintesi di quanto dice la Cassazione con sentenza 11016/2011. Eccone i passaggi chiave.
“Al danneggiato compete provare l’esistenza del rapporto eziologico tra la cosa e l’evento lesivo: più nello specifico, ricordato che la responsabilità presunta per danni da cose in custodia è configurabile anche con riferimento ad elementi accessori, pertinenze inerti e qualsivoglia altro fattore che, a prescindere dalla sua intrinseca dannosità o pericolosità, venga a interferire nella fruizione del bene da parte dell’utente, … Leggi tutto
24 May 2011
Semaforo verde: la cautela non è mai troppa
Col rosso ti fermi: questo è certo. Col verde vaii sparato: questa è una cretinata. In realtà, anche col semaforo verde, serve la massima prudenza. Se investi un pedone che attraversa col rosso, sei corresponsabile: lo dice la Cassazione (sentenza 3 maggio 2011, numero 9683). Permane a carico del conducente l’obbligo di diligenza nella condotta di guida: è la cautela richiesta dalla comune prudenza e dalle condizioni esistenti all’incrocio. Il guidatore può essere corresponsabile dell’investimento del pedone (ci penserà la Compagnia assicuratrice a rimborsare le ferite dell’investito) se non viene accertato il carattere imprevedibile e anomalo del comportamento del pedone, e se il conducente poteva in qualche modo prevenire l’evento.
In due parole, se … Leggi tutto
18 May 2011
Punti della patente: donne e anziani. Statistiche da buttare nel gabinetto
Dicono: le donne e gli anziani sono più disciplinati dei maschi 20enni, 30enni, 40enni e 50enni. Grosso modo, le donne han perso un quarto dei punti-patenti prelevati, rispetto al 75% dei maschi. E gli over 70, con 3.466.423 punti prelevati su 3.316.104 patentati, si fermano a una quota di 1,045.
È solo un modesto parere. Ma da quelle statistiche affermare che le donne e gli anziani siano più prudenti è davvero demenziale. Infatti, si dovrebbero valutare almeno altri tre parametri.
1) Il numero di chilometri percorsi l’anno da giovani, donne e anziani.
2) Il tipo di strade percorse. Se vai in campagna a 30 km/h hai meno probabilità di subire tagli di punti-patente rispetto a chi … Leggi tutto
16 May 2011
Guidatore di bus con due mani impegnate. Asaps: da multare. Non sono d’accordo
Ricordate la vicenda del guidatore di bus filmato, a Roma, mentre guida coi gomiti? Le mani erano impegnate: reggevano ognuna un cellulare. Io ho subito detto che il divieto di telefonino stabilito dall’articolo 173 del Codice della strada non si può applicare: c’è l’eccezione per i conducenti dei veicoli adibiti al trasporto di persone in conto terzi.
Ma veniamo al passo successivo: il guidatore di bus può stare al volante con le mani impegnate dai telefonini? Mi devo attenere al Codice della strada, giacché per il buon senso la risposta è: no, non può. L’Asaps (amici Polstrada) dice: “Ovviamente non può impegnare però entrambe le mani per l’oggettiva condizione di … Leggi tutto
13 May 2011
Guidatore di bus manovrava coi gomiti: aveva due cellulari in mano. Quattro modi per incastrare lui e quei tromboni incapaci di riscrivere il Codice della strada
Che molti politici abbiano alle spalle qualcuno che paga loro campagne elettorali sontuose, è provato non solo dalla crisi che c’è in Italia, dall’immondizia che disintegra Napoli, ma anche dal Codice della strada. Pensate: non ha una norma per bastonare i guidatori di bus che stanno al volante con uno o anche due cellulari in mano. Tu privato, giustamente, non puoi guidare col cellulare in mano; il conducente di bus, sì. Anche con due telefonini: vi sfido a trovare un articolo del Codice della strada che lo vieti. Se proprio si va a tirare fuori l’articolo 141, quello è molto generico: in sostanza, il poliziotto può multarti solo se prova che un tuo qualsiasi comportamento … Leggi tutto
5 May 2011
Sosta 3: ubriaco a motore acceso? Auto sequestrata: correttissimo
Terzo caso strano di auto in sosta (i primi due qui e qui).
Articolo 186 del Codice della strada, comma c: se uno ha più di 1,5 grammi di alcol per litro di sangue viene punito con l’ammenda di 1.500 euro, l’arresto da sei mesi a un anno, la sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se l’auto è del guidatore, scatta il sequestro (momentanea perdita di possesso) della Polizia e poi la confisca del giudice (finisce nelle mani dello Stato). Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata.
Ma cosa succede se la macchina è in sosta in un’area … Leggi tutto
Sosta 2: concorso in omicidio. Giusto così
Dopo il primo post sulla sosta “pericolosa”, eccone un secondo ancora più pesante. Una donna è stata condannata a sei mesi di reclusione per aver parcheggiato in sosta vietata la sua auto in prossimità di un incrocio in via Castelbarco, a Milano, il 16 luglio 2009. Motivo: il parcheggio avrebbe contribuito a provocare la morte di un motociclista di 29 anni, investito da un’altra auto, il cui guidatore non ha rispettato la precedenza. C’è poi un terzo imputato, che pure aveva parcheggiato in divieto, rinviato a giudizio.
L’accusa era di concorso in omicidio colposo in violazione del Codice della strada. Il problema è che l’investitore non ha rispettato la precedenza anche perché la … Leggi tutto
Sosta 1: il reato per aver volutamente creato disagio al vicino di casa
Qui non parlo di un banale divieto di sosta, ma di roba pesante. Se parcheggi l’auto nel cortile condominiale, impedendo l’uscita di un’altra auto di un altro condomino, e volontariamente causando disagio, rischi di essere condannato penalmente. È successo di recente: 30 giorni di reclusione più risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile per il reato di violenza privata. La vicina, “intrappolata”, aveva accusato un malore. Così ha deciso la Cassazione, con sentenza 7592/2011.
Alla Suprema corte si era rivolta proprio la persona che aveva parcheggiato. Ma ha perso. A nulla è valsa la versione difensiva: il ritardo nel rimuovere il veicolo dalla posizione d’intralcio sarebbe dipeso dal fatto che non era … Leggi tutto
29 April 2011
Scusate, ma questa è una vittoria di Automobilista.it: limitata la patente a ore
A fine luglio 2010, era arrivata una norma particolare: se commettevi una grave infrazione, e ti sospendevano la patente, potevi chiedere al Prefetto la patente a ore. Cioè di guidare tre ore al giorno per andare al lavoro. Ma solo se dalle tue parti non c’erano mezzi pubblici. Io l’ho sempre ritenuta una regola assurda: un tossico maledetto poteva avere la patente a ore, e anche un ubriacone di quelli che sono pericoli pubblici ambulanti. Purché in seguito all’infrazione non avessero commesso incidenti. E ci mancherebbe pure. Ora invece il ministero dell’Interno ha cancellato in parte quella schifezza di regola. Patente a ore (se il Prefetto dà l’ok) solo per chi è … Leggi tutto