Nevica? Tranquilli, c'è il Tutor
In classe, succede di essere distratti da una bella ragazza, o da un compagno che fa il matto. In un giro colossale di soldi, come quello delle autostrade, succede invece di essere distratti dal Tutor. Sì, il mitico e leggendario e inimitabile Tutor, il sistema che rileva la velocità media in autostrada.
Dopo l’inferno di gelo di venerdì 17 sul tratto toscano dell’A1, sono doverose le seguenti considerazioni.
1) Lo Stato mantiene la proprietà della rete autostradale, dandola in gestione ai privati. La fetta di torta più grossa se la pappa Autostrade per l’Italia, cioè i Benetton, il gestore numero uno nel nostro Paese.
2) Autostrade per l’Italia pianta sulla rete in concessione i Tutor, in collaborazione con la Polstrada. Obiettivo, far calare gli incidenti. Ci riesce? Certo che sì. E ci mancherebbe pure: il Grande Fratello dimezza i morti.
3) Nessuno – ripetiamo, nessuno – dice né tantomeno chiede quanti soldi si fanno col Tutor. Non arrivano comunicati da Autostrade per l’Italia, intenta invece a emettere comunicati sul proprio sito che riguardano cinquantamila iniziative, dall’asfalto drenante al caffè gratis di notte negli autogrill.
4) Di sicuro, Autostrade per l’Italia ci guadagna col Tutor. Voi mettereste un robo costoso sulla rete, facendo anche indispettire i vostri clienti (gli automobilisti) senza ricavarci un euro? C’è una formula matematica che lega gestori e Stato: nella formula, è previsto che, se gli incidenti calano, i pedaggi rincarano.
5) E lo Stato? Tranquilli, anche lo Stato ci guadagna. Ben evidenziato in neretto, sul proprio sito, Autostrade per l’Italia ci tiene a farci sapere che i proventi delle multe del Tutor vanno allo Stato.
6) Già, e qui quasi terminiamo di tediarvi, ma tradotto in soldoni, quanto incassa Autostrade per l’Italia coi maggiori pedaggi? E lo Stato quanto ci guadagna con le multe? Un bel “boh?”. Non lo sapremo mai. Si sa tutto sul calo di incidenti e di feriti e di morti. Però, se si tocca l’argomento quattrini, silenzio.
7) E adesso arriviamo al dramma di venerdì 17: la trappola di ghiaccio sul tratto toscano dell’A1 di Autostrade per l’Italia. Niente cartelli di preavviso all’ingresso in autostrada, automobilisti soli al freddo. Pericoli di ogni sorta. In cambio, i Tutor avanzano. Evviva.
foto flickr.com/photos/tsuda/88012365
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