it.motor1.com

23 June 2013

Tutor: il folle dimezzatore di morti in autostrada che non dimezza più nulla

'O tutòr, per gli amici

Gli adorabili quotidiani online ci dicono che il Tutor controlla la velocità media in autostrada e dimezza i morti. Fate una prova. Googlate Tutor autostrade e vi appare la formuletta magica, che poi è la scopiazzatura squallida di qualche comunicato stampa sputato giù alla bell’e meglio. Già già. La verità? Nel 2006 il Tutor ha dimezzato i morti. E grazie al cavolo. Anche la patente a punti nel primo anno di vita ha fatto paura e segato gl’incidenti. Poi, tutto è tornato come prima.

Adesso, leggiamo i dati Istat.

Nel 2012, sulla base di una stima preliminare, si sono verificati in Italia 184.500 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.650, mentre i feriti ammontano a 260.500. Rispetto al 2011, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con lesioni a persone (-10,2%) e del numero dei morti (-5,4%); anche i feriti risultano in calo (-10,8%). L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni moltiplicato 100, è pari a 2. Tale valore è in lieve aumento rispetto a quello registrato per il 2011 (1,85). Il maggior contributo alla diminuzione del totale delle vittime in incidente stradale è dato, nel 2012, dalla flessione del numero dei morti su strade urbane (-8%), mentre la diminuzione è più contenuta sulle strade extraurbane (-4%). Il valore è stabile, invece, sulle autostrade, per le quali, però, era già stato registrato un forte calo negli anni precedenti.

Quindi.

1) Il Tutor non dimezza più niente. Occhio: il valore è stabile sulle autostrade.

2) L’Italia, pure nel 2012, fallisce l’obiettivo di dimezzare i morti fra il 2000 e il 2010. E il Tutor?

3) I pedaggi delle autostrade non dovranno salire: perché i morti non scendono. Spero che tutte le associazioni se lo ricordino…

di Ezio Notte @ 17:12


No Comments

È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.


QUI Nessun Commento

Per ora ancora nessun commento.

RSS feed dei Commenti su questo post.



Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.